Il mio Journal, Pagina 89, 8 Febbraio 2024 – Magic, Wizards e Penalty Games – Yu-Gi-Oh! (Manga) – Prime Impressioni


By Blisscast

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Febbraio 8th 2024

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Ciao a tutti! Come potete vedere, ci stiamo avvicinando velocemente alla Pagina 100! Tuttavia, lasciate che prima vi ricordi cosa vedrete la prossima settimana nella Pagina 90! ✨ A differenza di quanto ho accennato in precedenza nel Journal, la Pagina 90 non parlerà di Earthbound, perché ho notato che ciò che vorrei raccontare meriterebbe un blog del martedì più lungo, quindi spero che non vediate l’ora di leggerlo! Quindi, penso che sarete felici di sapere che la Pagina 90 parlerà di Persona 5 Strikers (il che non dovrebbe sorprendervi troppo, dato che le Pagine 20, 30, 40 e 50 erano tutte dedicate ai giochi della serie Megaten)!

Per il momento, però, passiamo alla nostra amata rassegna degli eventi della scorsa settimana; contrariamente a quanto immaginavo, non mi sono dedicata troppo a Like A Dragon: Infinite Wealth (mi serviranno più ore di seguito per farlo), tuttavia sono riuscita a finire quel gioco Otome chiamato Period Cube. Anche se ho qualche dubbio sulla sanità mentale di chi ha scritto le ultime route, nel complesso mi è piaciuto e in futuro vedrete una Pagina dedicata a questo gioco!

Oltre a questo, però, è successo qualcos’altro. Qualcosa che, almeno per me, è talmente importante da riuscire a far deragliare i miei piani per la Pagina di Journal di questa settimana, perché sapevo di doverne parlare il prima possibile. Quindi, credo sia giunto il momento di tuffarci nell’argomento di oggi…

Yu-Gi-Oh! (Manga) – Prime Impressioni

Come ho accennato prima, questa settimana segna un traguardo incredibile per me! Finalmente, dopo tanti anni, ho iniziato a realizzare un sogno che avevo fin da bambina; quel sogno è imparare a giocare correttamente a Yu-Gi-Oh! (il gioco di carte, nel caso non fosse ovvio 🤣). Anche se non ne ho mai parlato prima nel Journal, in realtà sono una fan di Yu-Gi-Oh! da quando ero piccola e ho sempre voluto imparare a giocare, ma non avevo nessuno che me lo insegnasse e c’è un limite a ciò che si può imparare dall’anime. Ho anche provato a giocare al gioco Duel World Carnival su 3DS, dove ho scoperto di amare entrambi gli archetipi Occhi Galattici e Treni (forse si chiama Ferroviario? Non ne sono del tutto sicura), anche se purtroppo non ho imparato molto da questo gioco come speravo…

Ma poi è comparsa una luce che sembrava brillare: è uscito un gioco noto come Yu-Gi-Oh! Duel Links… solo che non c’era nessuno dei personaggi che conoscevo, dato che da bambina avevo visto ZEXAL, e per via della mia convinzione che il gioco fosse troppo complicato, finii per trovarlo troppo schiacciante; questa convinzione, a dire il vero, ha continuato a durare per molto tempo, dato che anche quando aggiungevano i personaggi che volevo, accedevo solo per sbloccarli, e poi smettevo di giocare fino a quando non usciva il personaggio successivo che mi interessava. Nel frattempo, ho cercato di approfondire l’anime guardando Yu-Gi-Oh! VRAINS (che è bello, ma ha tattiche di duello un po’ ripetitive) e ho cercato di procurarmi altri giochi, anche se, ancora una volta, alla fine non ho concluso niente di concreto.

Fortunatamente per me, però, di recente sono accaduti una serie di eventi che finalmente, dopo tutto questo tempo, sono riusciti a farmi intraprendere il percorso per raggiungere quello che, in tutta onestà, pensavo non avrei mai realizzato. La nostra serie di eventi curiosi inizia con qualcosa che Duel Links stesso ha fatto di recente: in concomitanza con l’uscita del personaggio Mizar, ha rilasciato una scatola speciale, a tempo limitato, piena zeppa di tutte le carte di cui avrei potuto avere bisogno per costruire la mia versione di Kite (uno dei miei preferiti, e il personaggio che usa Occhi Galattici). Questo, di per sé, è bastato a catturare il mio interesse, ma poi, a ulteriore dimostrazione dei livelli di pazienza davvero folli di EmeraldDM8, lui mi ha ricordato ancora una volta l’offerta che mi sta facendo da circa 3 anni a questa parte di insegnarmi a giocare. Ad essere del tutto onesti, si trattava di un’offerta che spesso avevo semplicemente ignorato o a cui non avevo dato peso come probabilmente avrei dovuto in passato, ma questa volta c’era qualcosa di diverso. Forse perché finalmente potevo costruire facilmente Kite, o forse perché il mio cervello aveva semplicemente deciso che era arrivato il momento; in ogni caso, accettai la sua offerta e mi sedetti pazientemente, mentre iniziava a dispensare un po’ della sua infinita saggezza su Yu-Gi-Oh!.

E così, man mano che ascoltavo le sue spiegazioni, ecco che iniziavo a capire esattamente cosa sbagliavo nelle mie strategie, oltre a tutta una serie di altre competenze che si sono rivelate più che utili nella mia carriera di Duellante in erba, come ad esempio scremare i testi delle carte cogliendo le informazioni più importanti; tuttavia, fu proprio in quel periodo che, in maniera del tutto casuale, riuscii a procurarmi un’edizione ristampata del manga originale di Yu-Gi-Oh! e ho iniziato a leggerlo (purtroppo, è un po’ difficile reperire i volumi del manga di questa serie qui in Italia, perché la maggior parte di essi non è stata tradotta o è altrimenti esaurita). È un’esperienza molto diversa da quella che mi aspettavo, ma non lo dico in senso negativo; al contrario, sono rimasta davvero sorpresa e impressionata da ciò che ho letto, e quindi ho deciso di raccontarvi la mia prima impressione, invece di affrontare l’argomento di oggi (scusatemi, fan di Caligula Effect, prometto che lo tratterò presto).

E così, iniziamo finalmente a parlare di questo manga

Si tratta di una serie manga Shōnen scritta e illustrata da Kazuki Takahashi nel 1996, serializzata sulla rivista Weekly Shōnen Jump di Shueisha; è stata successivamente raccolta in 38 volumi di 343 capitoli. Attualmente sto leggendo la cosiddetta “Complete Edition”, pubblicata in Italia da Planet Manga in 13 pesantissimi volumi.

Seguiamo le avventure del giovane Yugi Mutou, uno studente che ama molti tipi di giochi e non ha amici perché viene continuamente bullizzato. Un giorno, però, accade qualcosa di eccezionale che cambierà per sempre la sua vita: riesce finalmente a risolvere il suo misterioso Millennium Puzzle, un antico rompicapo egizio a forma di piramide che dovrebbe dare un immenso potere a chi lo risolve, oltre a esaudire i suoi desideri. Yugi ne è immensamente soddisfatto e apparentemente il suo desiderio viene esaudito, perché finalmente riesce ad avere degli amici e tutto sembra andare bene… Questo almeno fino a quando qualcun altro non inizia ad abitare il corpo di Yugi; infatti, come conseguenza della risoluzione del puzzle, lo spirito all’interno inizia a prendere possesso del corpo di Yugi ogni volta che si trova in difficoltà.

Quando ciò accade, lo spirito risolverà qualsiasi conflitto o problema che stava accadendo a Yugi attraverso l’uso di uno Shadow Game, che è un tipo speciale di gioco che lo spirito sceglie a seconda della situazione, in cui il perdente è costretto a subire un Penalty Game o Sanzione del Destino (che sono, francamente, molto cupi la maggior parte delle volte), e l’imbroglio è punibile con la morte. Ad esempio, il primo Shadow Game che vediamo nel manga raffigura un gioco in cui due partecipanti mettono delle pile di denaro sul dorso della propria mano e poi usano un coltello per trafiggerlo. Lo scopo del gioco è quello di ottenere il maggior numero di banconote possibile, in quanto è possibile aggiudicarsi ogni banconota trapassata dal coltello, ma se si esagera e ci si pugnala la mano, si perde tutta la somma vinta e si rimane senza nulla. Come si può immaginare, l’avversario di Yugi ha tentato di barare, invocando così la Sanzione del Destino “Illusione dell’Avarizia”, che ha fatto sì che l’avversario credesse che tutte le foglie e i rifiuti presenti nell’area intorno a lui fossero in realtà denaro, cosa di cui era già ossessionato, portandolo così ad essere inghiottito dall’illusione.

Una volta terminati questi giochi, lo spirito ridà a Yugi il controllo del suo corpo, anche se (per ora) Yugi non sembra ricordare cosa sia successo durante il periodo in cui non aveva il controllo. Ciò che è incredibilmente affascinante di questo manga è che ci mostra l’origine inaspettata del gioco di carte che abbiamo imparato a conoscere come Yu-Gi-Oh!; vedete, originariamente questo gioco di carte era solo uno dei diversi giochi offerti dallo spirito nel corpo di Yugi, creato sfruttando un immaginario gioco di carte all’interno dell’universo delle storie conosciuto come Magic & Wizards. Si trattava, in tutta onestà, di un gioco piuttosto semplice, che si basava per lo più sulla fortuna, anche se condivideva la logica di fondo (e molte delle carte) di quello che poi è diventato famoso come Yu-Gi-Oh!; perciò, diamoci un’occhiata!

Esistevano solo due tipi di carte, chiamate “Carte Mostro” e “Carte Magia”; le Carte Mostro erano fondamentalmente identiche ai Mostri Normali di oggi che, invece di un effetto, hanno una piccola descrizione del contenuto della carta. Queste carte indicavano semplicemente i loro Punti Attacco e Difesa, e potevano essere posizionate sia in Attacco che in Difesa (esattamente come le carte di oggi); se si voleva distruggere una carta appartenente all’avversario, bisognava attaccarla con un mostro con Attacco più alto, e se quella carta era in posizione di Attacco, la differenza tra i Punti Attacco sarebbe stata inflitta ai Life Points dell’avversario (che partivano da 2000). Tutto ciò è molto simile alle basi del gioco odierno, e poteva essere arricchito solo da carte Magia, pensate per aggiungere effetti alle carte Mostro. Come ci si può aspettare, una volta che i LP di un giocatore raggiungevano lo 0, il giocatore perdeva e doveva affrontare una punizione.

È estremamente intrigante vedere come un gioco di carte così famoso fosse in origine solo una caratteristica non così importante di una serie di manga, e come la sua fama abbia fatto sì che il franchise originale si concentrasse su quel particolare gioco di carte. Tuttavia, ciò che è particolarmente bizzarro per me è quanto siano diversi il “mood” e l’atmosfera di questo manga, soprattutto se confrontati con tutto ciò che è venuto dopo; come avete visto, ha una storia piuttosto cupa, con un giovane e spensierato ragazzino che inconsapevolmente infligge punizioni davvero crudeli a chiunque tenti di ostacolarlo; in più, ha a che fare con la mitologia egizia, che spesso mostra di avere un forte legame con la Morte, il che lo rende ancora più cupo di quanto non fosse già. Vedete, anche se di solito mi vedete impazzire per le cose adorabili, anche questo tipo di storie mi affascina, e se a questo aggiungete la mia insolita sete di conoscenza sull’origine delle cose che mi piacciono, allora credo che capirete facilmente perché trovo questo manga così inaspettatamente straordinario.

Ora, perdonatemi se questo vi sembrerà estremamente bizzarro, ma come fan di Shin Megami Tensei (e per di più interessata anche ai titoli più vecchi e oscuri), posso dire che questo Manga mi ricorda davvero i primi giochi di Shin Megami Tensei, soprattutto nella sua atmosfera; forse è per il fatto che dei giovani studenti si trovano improvvisamente ad avere a che fare con spiriti ultraterreni (e spesso molto tetri), che permettono loro di fare del male persino ai loro compagni umani? Non ne sono del tutto certa, è solo che mi sembra così simile, e questo è onestamente molto intrigante, ma anche se alla fine non dovessero assomigliarsi così tanto come potrebbe sembrare, alla fine possiamo aggiungere questo strano senso di familiarità a tutte le altre cose che mi stanno facendo apprezzare questo manga, e anche se ho chiaramente qualche difficoltà a esprimerlo a parole, spero che il mio punto di vista insolito vi abbia raggiunto in qualche modo. 🙂 Per favore, non uccidetemi fan di Yu-Gi-Oh!/Shin Megami Tensei, sto solo condividendo i miei pensieri!

Nota di EmeraldDM8: Più o meno…? È un collegamento che (ovviamente) si è affievolito nel corso del franchise, ma la natura più oscura dei primi manga ha certamente una certa somiglianza con i primi giochi di Shin Megami Tensei. Anzi, per aggiungere altro a questo punto, si potrebbe anche potenzialmente sottolineare il fatto che entrambi i franchise hanno attraversato una massiccia transizione dovuta al fatto che una parte più piccola della serie ha soppiantato, diventando infine più popolare, quella da cui ha avuto origine (Duel Monsters con Yu-Gi-Oh!, e Persona con Shin Megami Tensei).

Sono molto curiosa di vedere dove porterà la storia e di capire come il gioco di carte sia finito per diventare il fulcro del franchise; a questo proposito, potreste aver visto che esiste una serie anime di Yu-Gi-Oh! solitamente indicata come “Stagione Zero” (uscita nel 1998), che non dovrebbe essere confusa con la Prima Stagione (e il resto della serie), in quanto non riguarda il gioco di carte, ma adatta liberamente i primi 59 capitoli del Manga. Perdonatemi ma, prima di scoprire il Manga, avevo l’impressione che fosse solo quella singola serie anime del 1998 a essere bizzarra, e che il resto del franchise fosse proprio simile ai contenuti di Yu-Gi-Oh! a cui sono abituata; potete immaginare quanto sia stato scioccante scoprire la verità! Quindi (non ho ancora fatto ricerche per evitare spoiler), chi sa esattamente perché la serie ha preso una piega così inaspettata (questo mi ricorda quello che ho menzionato nella pagina di Hyperdimension Neptunia)? Credo che lo scoprirò leggendo il resto del manga!

In definitiva, questa lettura mi sta piacendo davvero tanto e non vedo l’ora di vedere dove andrà a parare questa storia così affascinante! Aspettatevi una recensione più appropriata quando saranno usciti tutti i volumi e avrò finito di leggerli.

Grazie per aver letto e spero di vedervi nella Pagina di Journal di giovedì prossimo!


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References


  1. Wikipedia: Yu-Gi-Oh! – https://en.wikipedia.org/wiki/Yu-Gi-Oh 
  2. Wikipedia: Yu-Gi-Oh! (1998 TV series) – https://en.wikipedia.org/wiki/Yu-Gi-Oh!_(1998_TV_series)

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